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Cosa c'è nello zaino di Lisa Rands?

Lisa Rands, atleta Petzl, tra le più talentuose boulderiste contemporanee, ha al suo attivo molti primati: è la prima americana ad aver conquistato il primato mondiale in una competizione sui blocchi, la prima donna ad aver concatenato una via valutata E8 sul gritstone inglese, vanta diverse prime su boulder estremi e molte prime femminili su blocchi fino al V12 (8a+). Qui di seguito, Lisa ci fa vedere il materiale contenuto nel suo crash pad, indispensabile per una giornata standard di arrampicata sui blocchi.

8 Maggio 2015

Boulder

"Di solito, per una sessione di arrampicata sui massi, porto con me due zaini diversi. Nello zainetto Petzl Bug (il sacco A), sistemo il materiale essenziale che deve rimanere nel sacco tra due viaggi. Il Bug scivola facilmente nel mio crash pad e contiene tutto ciò che mi serve. L'altro sacco (il B), piuttosto leggero, lo utilizzo per il trasporto di oggetti che devo sostituire regolarmente: una lima per le unghie e dello strappal per la pelle Questo secondo sacco è facile da piegare e lo sistemo dove voglio, perché è molto flessibile. Lascio spesso il sacco A in auto o nel mio garage, mentre il B me lo porto a casa."

 

1. Il CIRRO, che utilizzo come maxi-craspad principale.

2. Il NIMBO, per i circuiti. Comincio portandomi sempre dietro un Nimbo, molto utile per le partenze da seduta e per tetti in prossimità del suolo.

3. Una giacca in piumino. Oltre ai due zaini e al loro contenuto, parto raramente senza una giacca in piumino. E anche d'estate mi porto un piumino leggero.

 

Zainetto A

4. Uno zainetto BUG.

5. Magnesite POWER CRUNCH.

6. Scarpette da arrampicata. Sui blocchi calzo le Evolv Shaman.

7. Una guida del sito.

8. Un sacchetto per la magnesite, cui unisco sempre una spazzola a setole morbide.

9. Una lampada frontale. Prediligo un modello ricaricabile come la TIKKA RXP e prima di partire la metto sempre in carica.

10. Un kit di pronto soccorso ultraleggero che contiene bende, gel antisettico, salviette disinfettanti, del Benadryl per le punture di insetti, aspirina e Advil (ibuprofene).

 

Sacco B

11. Abbigliamento supplementare, con capi intimi tecnici leggeri, scaldamuscoli (jammbiières) per le gambe (la mia arma segreta per il freddo), e un berretto confortevole.

12. La mia merenda. Di solito mi porto un sandwich con burro di arachidi e marmellata spalmata su pane fatto con grano germinato. Unisco anche una mela e una barretta energetica.

13. Uno spray antizanzare, ma ovviamente dipende dal periodo dell'anno e dal sito di arrampicata.

14. Una busta per gli effetti personali, come le limette di diamante la cura della pelle, un tagliaunghie, dello Strappal per i danni alla punta di qualche dito della mano, del "New Skin" per le ferite di una certa rilevanza, degli scaldamani per quando fa molto freddo, del lucidalabbra e dei fazzoletti.

15. Una bottiglia Nalgene per l'acqua. Spesso diluisco un po' di bevanda isotonica in acqua. Per le giornate più lunghe e impegnative, poi, porto una seconda bottiglia con una miscela di acqua e bevanda energetica alla caffeina.

16. Un cellulare, a cui carico la batteria prima di partire, per garantirne il funzionamento in caso di emergenza!