eBook-Passione - Markus, l’arrampicatore su ghiaccio - Petzl Italia - Sport
Cerca

Passione - Markus, l’arrampicatore su ghiaccio

Informazioni di contatto

Inserisci i tuoi dati di contatto

Passione - Markus, l’arrampicatore su ghiaccio

Intervista a Markus Hofbauer per un progetto video Petzl

"Mi chiamo Markus e ho 43 anni. Otto anni fa ho avuto un grave incidente di arrampicata su ghiaccio. Ho riportato gravi lesioni con conseguenze permanenti, ma continuo ad arrampicare su ghiaccio."

Cosa è successo all'epoca?

"È stato esattamente otto anni fa. Ero in montagna con due amici. Abbiamo avuto un incidente: una colonna di ghiaccio alta circa 30 metri è crollata. Il nostro capocordata è precipitato per circa 80 metri... purtroppo non è sopravvissuto. Io lo stavo assicurando, proprio davanti alla colonna. Un blocco di ghiaccio grande come un frigorifero mi ha colpito in pieno, con gravi conseguenze: dieci costole rotte, il bacino frantumato, una frattura complessa del braccio e molte altre lesioni."

Come gestivi il rischio prima dell'incidente?

"L’arrampicata, e in particolare quella su ghiaccio, è spesso percepita come uno sport che mette a repentaglio la vita. Ma non è così. Esistono criteri precisi per valutare una cascata di ghiaccio, e naturalmente alcuni passaggi sono più pericolosi di altri. Tuttavia, il rischio rimane: basta trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, e la situazione può precipitare. Non ho mai avuto paura di morire in montagna. Morire è facile: al massimo ci vogliono due o tre secondi. Ma sopravvivere, come faccio oggi, è tutta un’altra storia. Devi convivere per tutta la vita con le conseguenze: il dolore, le limitazioni, ma anche lo sguardo degli altri. In Austria siamo ben seguiti, ce la caviamo. Ma molti non sanno come reagire di fronte alla disabilità. E questo, spesso, è molto più difficile da sopportare delle limitazioni fisiche."

Riesci ad accettare oggi ciò che è accaduto?

"Non c'è altra scelta. A volte le conseguenze sono pesanti e spesso mi ritrovo a pensare: ""Se solo questo o quello funzionasse un po' meglio..."". È evidente a tutti che mi manca una mano. Ma i problemi veri sono altrove. Per esempio, a causa di una grave lesione all’intestino, non tollero più certi alimenti. Sono cose invisibili, ma che pesano molto nella vita quotidiana."

Perché continui ad arrampicare su ghiaccio?

"È difficile da spiegare: di per sé è quasi irrazionale. Ma ci ho messo davvero l’anima in questo sport. L'arrampicata su ghiaccio è sempre stata la disciplina di montagna che mi ha dato di più. C’è così tanta tecnica e così tanta autonomia: metti da solo le protezioni, valuti da solo le condizioni e ti ritrovi in posti dove, normalmente, nessuno vorrebbe stare: al nord, al freddo, in un paesaggio ascetico. Eppure, o forse proprio per questo, l’ho sempre amata. Ogni giorno è diverso, ogni ghiaccio è diverso. È affascinante vedere cosa può creare l’acqua: forme, strutture. Per me il ghiaccio e la neve hanno qualcosa di magico. La passione, come dice la parola stessa, deriva dal verbo ""soffrire"". Dopo un incidente così, scopri anche l’altro lato della medaglia. La natura è magnifica, ma può anche essere spietata. E a volte il prezzo da pagare è alto."

Continuando, vuoi dimostrare agli altri che è ancora possibile?

"No, non lo faccio per dimostrare qualcosa a qualcuno. Lo faccio per me stesso. L’incidente non ha spento la mia passione. Il ghiaccio continua ad affascinarmi: per quello che è, la materia nella sua essenza. E funziona ancora. Nell’arrampicata “classica” spesso mi scontro con i miei limiti. Ma sul ghiaccio, sorprendentemente, me la cavo bene con il mio braccio danneggiato, soprattutto grazie alla nuova piccozza Petzl. Con quella, posso davvero tornare ad arrampicare. Certo, con dei limiti, ma molto meno evidenti che altrove. E questo mi dà una grande carica."

Cosa rende speciale questa nuova piccozza Petzl?

"La grande differenza sta nella forma del manico e dell'impugnatura superiore: è abbastanza larga da accogliere perfettamente il mio avambraccio amputato. Per il resto è come una piccozza classica, ma ho aggiunto una fibbia in basso per potermi aggrappare quando non posso usare l’impugnatura. Grazie a questa forma, posso maneggiare la piccozza in modo stabile: per me è molto più sicuro. Il modello precedente aveva un’impugnatura troppo piccola, che lo rendeva instabile. Ora anche le piccole prese o i passaggi difficili sul ghiaccio sono di nuovo possibili, cosa impensabile prima."

Come hai scoperto questa piccozza?

"L'anno scorso ho visto un video di Maureen Beck: anche lei arrampica con un solo braccio e Petzl aveva sviluppato questa piccozza per lei. Mi sono detto: ""Devo averla." "E Petzl è stata così generosa da realizzare un esemplare adatto a me e spedirmelo."

Come ti sei sentito quando l’hai ricevuta?

"È stato pazzesco. Ero scettico, non sapevo se avrebbe funzionato come speravo... e invece è stato ancora meglio. Un vero passo avanti per me. Ho riscoperto il piacere di arrampicare."

L’incidente fa ancora parte della tua vita quotidiana?

"Ogni giorno. Quando mi alzo, mi fa male il piede: c'è sempre qualcosa. Nella vita di tutti i giorni ho imparato a conviverci. Ma sul ghiaccio è diverso: lì entra in gioco la mente. Torni sul luogo dove hai rischiato di morire e superarsi richiede uno sforzo enorme. Le prime vie sono spesso un calvario, ma non appena prendi il ritmo, il piacere torna a farsi sentire."

Il tuo rapporto con la montagna è cambiato?

"Non proprio. Ho sempre saputo che quello che facciamo è pericoloso. Le statistiche sugli incidenti in montagna parlano chiaro. Puoi fare tutto bene e comunque ritrovarti nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ci sarà sempre un rischio residuo. Si può imparare a evitare errori gravi, ma non si può eliminare del tutto il rischio. Ed è esattamente quello che mi è successo."

Il giorno dell’anniversario dell’incidente ha un significato particolare?

"Sì, molto. È sempre un momento di riflessione. Ogni anno accendo una candela per Flo: per me è importante. È un momento difficile, soprattutto quando sono davanti al ghiaccio. A volte mi dico: "" Fai solo una piccola via tranquilla, lascia stare il resto.""Ma non è da me, non è nello spirito di un alpinista. La sfida è ciò che ci definisce. Se smettessi, l’incidente avrebbe potuto comunque uccidermi. Sono ancora vivo, quindi voglio vivere la vita appieno. E per una persona con disabilità è essenziale uscire, agire, sentire che qualcosa è ancora possibile. È questa la mia motivazione: vivere al massimo, non restare a casa a languire su un divano."

Le tue attività

Seleziona le tue attività preferite: ci aiuterà a conoscerti meglio e se ti iscrivi alla nostra newsletter, riceverai contenuti su questi temi!

X

Selezionare almeno un'attività.

Sport
Professional
Lavoro su pianteAccesso su corda, Spazi confinatiTelecomunicazioni, PiloniEnergia eolicaRete elettricaIdraulica, Impianti elettriciArtigianatoAtmosfera esplosivaTrasportiCostruzioni, Protezioni anticadutaSoccorso tecnicoFunivieSettore militareAltroArrampicataArrampicata indoorBoulderAlpinismoSci alpinismoIce climbingCanyoningSpeleologiaVia ferrataRunningEscursionismoParchi-avventuraCaccia e pesca

Lingua del documento

In che lingua desideri ricevere questo documento?

I campi marcati con un asterisco sono obbligatori per inviare il contenuto della propria scelta e/o realizzare indagini di soddisfazione in seguito al contatto da parte dell’utente. Se si accettano, questi campi ci permettono anche di inviare comunicazioni commerciali sulla base degli interessi dell’utente.
  
L'utente potrà esercitare i propri diritti di accesso, rettifica, opposizione, cancellazione, portabilità e limitazione del trattamento dei propri dati personali in qualsiasi momento, inviando un'e-mail all'indirizzo dataprivacy-eu@petzl.com. L’utente ha anche la possibilità di inviare un reclamo presso un’autorità di controllo. Infine, gli utenti residenti in Francia hanno il diritto di definire le proprie direttive sul destino dei loro dati post mortem. 
  
Per maggiori informazioni sulla gestione dei propri dati personali e sui propri diritti (e in particolare come disiscriversi dalle nostre novità), cliccare qui.

Passione - Markus, l’arrampicatore su ghiaccio
Loading …