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Community News e video Gli atleti della squadra Petzl corrono con tecnologia REACTIVE LIGHTING...

Gli atleti della squadra Petzl corrono con tecnologia REACTIVE LIGHTING...

Anton Krupicka, Nathalie Mauclair, Sébastien Chaigneau… Ma questi sono degli ultratrailer, direte voi. Sì! Ma lo sapevate che tutti usano una lampada frontale con tecnologia REACTIVE LIGHTING? I nostri atleti condividono con voi le loro impressioni sui requisiti richiesti dalla corsa in notturna, e spiegano perché e come utilizzano le frontali REACTIVE LIGHTING. Si tratta di una questione di prestazioni, di peso, di confort… Preparate assieme a loro le vostre prossime corse in notturna!

17 Giugno 2015

Running

"ANTON KRUPICKA: svegliarsi di notte con la NAO…"

Anton Krupicka © PETZL/Lafouche

Hai avuto modo di provare la lampada Nao e la tecnologia Reactive Lighting. Che ne ne pensi?

"Quando ho cominciato a usarla, sono rimasto molto sorpreso dalla lampada NAO. La tecnologia REACTIVE LIGHTING consente un'autonomia straordinaria. Riesco a correre per tutta la notte con una singola carica. E posso contare sulla potenza di cui ho bisogno, nel momento in cui mi serve averla. Adesso non è più necessario portarsi dietro batterie usa e getta, e non c'è più bisogno di cambiare le batterie nel buio più totale! Onestamente, questo è stato un miglioramento sostanziale per ciò che riguarda le prestazioni delle lampade frontali in montagna." 

Cos'è che bisogna prendere assolutamente in considerazione, in termini di sicurezza, prestazioni, ecc…,  quando si corre di notte?

"Per quanto mi riguarda, devo concentrarmi per rimanere vigile, perché è fin troppo facile scivolare in uno stato di dormi-veglia e di stupore mentale, quando per ore si fissa lo stesso cono di luce. Per combattere questa situazione, cerco di stare sveglio e guardare tutto ciò che succede intorno a me, e alzo la testa per guardare a diversi metri di distanza, anziché concentrarsi solo sul terreno davanti ai miei piedi. La tecnologia REACTIVE LIGHTING della lampada NAO è vantaggiosa per questo tipo di comportamento perché, quando alzo lo sguardo per anticipare il percorso che mi troverò davanti, il raggio e la potenza dell’illuminazione si adattano, migliorando in modo significativo il campo visivo. In modalità costante classica, bisogna sempre fare una “manipolazione” per passare al mode boost per una visione a distanza, altrimenti si deve semplicemente accettare di correre senza questa prospettiva.

Leggi l'articolo completo (intervista del 9 marzo 2015)

 

"NATHALIE MAUCLAIR: la TIKKA RXP ha illuminato il mio sogno alla UTMB®!"

Nathalie Mauclair et sa fille à l'arrivée de l'UTMB® 2014. © Collection Nathalie Mauclair
Nathalie Mauclair e sua figlia all'arrivo della UTMB® 2014.

Che lampada usi per l'UTMB®?

"Ho l'abitudine di usare la NAO® con la batteria delocalizzata, perché non mi piace avere troppo peso sul capo. La NAO® è incredibile, ha una potenza senza pari. Stavolta però voglio provare la nuova RXP TIKKA, che funziona con la tecnologia REACTIVE LIGHTING. In un ultra trail si cerca sempre di alleggerirsi qualche grammo. La mia scelta della TIKKA RXP è motivata soprattutto dal possibile risparmio di peso. Senza peraltro che ciò comporti un compromesso davvero importante, relativamente alle prestazioni della lampada."

Come programmi la lampada?

"La programmazione l'affido a mio marito. Nel campo dell'informatica si destreggia molto meglio di me…"

Qual è il tuo ricordo più bello in una gara notturna?

"Mi piace correre tra il tramonto e l'alba, momenti che simbolizzano i punti chiave della giornata. Ma uno dei ricordi notturni che mi è rimasto più impresso riguarda il Raid In France 2011. Con William, Alex e Raph scendemmo la Drôme in canoa. Quella volta ero mal equipaggia e la progressione al buio è stata molto difficile. Ma all'avvicinarsi degli abitati, l'atmosfera era magica! Quando scende la notte, hai davvero l'impressione che tutto diventi più piccolo. La luce ti ridà la speranza, con questa progressione rallentata."

Leggi l'articolo completo (intervista del 29 agosto 2014)

Durante la gara hai utilizzato la TIKKA RXP. Che ci dici di questa lampada? 

"Ho scelto di correre con una TIKKA RXP invece della NAO, soprattutto per una questione di peso. Ho impostato un programma fisso, con un fascio luminoso ampio, per essere certa della durata dell’illuminazione. La lampada è stata performante per tutta la durata della corsa. Non ho avuto problemi di visibilità nemmeno nelle zone nebbiose. Un dettaglio che ho molto apprezzato è stato il comfort. Spesso, sotto la lampada metto un buff, in modo da evitare il contatto con punti di appoggio che a volte possono rivelarsi fastidiosi. Invece in quest’occasione non ho avuto bisogno di ricorrere al solito stratagemma."

Leggi l'articolo completo (intervista del 16 settembre 2014)

 


"SEB CHAIGNEAU: la NAO o l'effetto farfalla"

Seb Chaigneau encourage la jeunesse en signant des autographes sur les dossards "mini".
Seb Chaigneau incoraggia i giovani apponendo autografi sui "mini" pettorali.

Che tipo di frontale usi negli ultra trail?

"La NAO®! È la migliore sia in termini di potenza sia per ciò che riguarda l-autonomia. E poi la lampada di emergenza, la E + Lite".

Come usi la tecnologia REACTIVE LIGHTING?

"Non utilizzo per forza il profilo proposto dal programma OS by Petzl. Preferisco la semplicità della funzione On/Off. Ho avuto modo di conoscere il funzionamento della lampada nelle uscite di allenamento. Giocando sull-inclinazione della lampada, ora cambio il meno possibile le modalità di illuminazione, e la cosa mi ha permesso di ottenere un aumento di durata della batteria fino a 45 minuti, senza rimetterci in qualità della visione notturna né nella potenza della lampada".

Cosa ne pensi della nuova versione di NAO?

"Già di per sé la NAO® ha una potenza incomparabilmente superiore alle altre lampade, ma la nuova versione, èdavvero una cosa da delirio! Potenza e autonomia vanno ancora oltre".

Hai qualche storia da raccontarci, a proposito dell'illuminazione durante la corsa in notturna?

"Sì, mi ricordo un'uscita (era un allenamento) in cui stavo testando le capacità della mia nuova lampada. A un certo momento la lampada ha avuto un problema con la batteria e la luce mi si è affievolita quasi di colpo. Mi trovavo su un percorso tecnico, e per fortuna avevo la lampada d-emergenza. Quella volta ho davvero capito che, nelle gare notturne, la frontale è il tuo migliore amico. Pensa che angoscia, correre senza una luce. L'ho spesso pensato durante le gare… Ricordo la mia prima corsa con la lampada ULTRA. A quel tempo, la potenza di quella lampada rappresentava una rivoluzione nel mondo di trail notturno. Quando l'accesi, whouaou, di colpo mi ritrovai tutti gli altri runner dietro, perché nella mia scia vedevano perfettamente dove mettevano i piedi! Era una cosa che rassicurava… E la NAO ha avuto lo stesso effetto".

Quest'anno per te è stato difficile, soprattutto in termini di salute, a causa della forte disidratazione che hai patito durante la Transgrancanaria. Hai qualche progetto per l-ultima parte della stagione?

"Sì, ho avuto una rabdomiolisi e, soprattutto, una mononucleosi… Ho dovuto accettare la scarsa autonomia del mio fisico, e i momenti in cui l'energia ti abbandona di colpo. Come mi è capitato durante l'Hardrock 100, quando alla fine dell'80° chilometro non avevo proprio più carburante! Finirò la stagione partecipando a gare più brevi. Belle Île en Mer, le isole Canarie e, perché no?, San Francisco. Ho la necessità di ritrovare il piacere di correre."

Leggi l'articolo completo (intervista del 28 agosto 2014)

 

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