Ispezione e manutenzione del ponte di Rion-Antirion in Grecia

Considerato un capolavoro e la testimonianza di una straordinaria performance tecnologica, il ponte di Rion-Antirion si trova in Grecia. Collega il Peloponneso con la Grecia continentale. Per garantirne la tenuta, il ponte strallato (sospeso) viene ispezionato e sottoposto a manutenzione da parte dell'azienda francese Hydrokarst. Ecco come l'impresa si organizza per realizzare questi lavori eccezionali.

Un ponte strallato (o sospeso) è una struttura costituita da un impalcato retto da cavi (protezioni), a loro volta sostenuti da piloni. Nell'immagine, il ponte di Rion Antirion.

Un ponte eccezionale

Il ponte di Rion-Antirion è un ponte strallato situato nel Golfo di Corinto, in Grecia. Costruito in cinque anni, da quando ha aperto, nel 2004, è diventato indispensabile per collegare le strade del Peloponneso alla Grecia continentale. Prima della sua costruzione, si attraversava il golfo con il traghetto, impiegando 45 minuti. Oggi, grazie al ponte, bastano 5 minuti per portare a termine la traversata. 

2,8 chilometri in tutto, l'opera si compone di un ponte principale sospeso che misura di 2252 metri di lunghezza, ed è situato all'intersezione di due arterie autostradali: quella della città di Rion e quella della città di Antirion. È considerato il terzo ponte sospeso più lungo al mondo, subito dopo i suoi due fratelli maggiori: il viadotto di Millau (in Francia) e il ponte di Jia-Shao (in Cina).

Il ponte di Rion Antirion e i suoi diversi livelli

Ostacoli straordinari

Il ponte di Rion-Antirion è considerato un capolavoro e, nel contempo, il risultato di innumerevoli sfide tecnologiche. In effetti, il Golfo di Corinto oppone molti ostacoli naturali che devono assolutamente essere presi in considerazione. In breve, l'opera deve:

• collegare due placche tettoniche in movimento (quella del Peloponneso e quella della Grecia continentale), che si allontanano l'una dall'altra di alcuni millimetri ogni anno;
• resistere a venti molto forti, che possono soffiare fino a 180 chilometri l'ora;
• sopportare un terremoto di magnitudo 7 della scala Richter;
• sormontare una profondità dell'acqua di 65 metri nel punto più profondo

L'azienda Hydrokarst incaricata dell'ispezione e della manutenzione del ponte

Fondata nel 1977 e con sede a Sassenage, l'azienda francese dispone di esperienza e di un know-how unico nel campo dei lavori di accesso difficile e delicato. È specializzata in quattro settori: l'accesso su fune, le immersioni, gli spazi ristretti e l'idromeccanica. Con 240 dipendenti, ha il 60% dei suoi cantieri in Francia e il 40% all'estero, e opera nella protezione delle strade dalle frane, nella protezione delle opere d'arte, in quella delle dighe e dei porti. 

A causa di un problema a un cavo, il gestore del ponte ha contattato per la prima volta la Hydrokarst nel 2005 (Freyssinet, il fornitore dei cavi, è un partner storico di Hydrokarst). Da allora, la Hydrokarst è incaricata dell'ispezione e della manutenzione dell'opera nelle aree di difficile accesso. Il gestore del ponte garantisce ogni anno un minimo di lavoro di due mesi all'azienda francese.

Le fasi principali del cantiere

L'ispezione e la manutenzione di questo ponte richiede tra i due e i tre mesi di lavoro all'anno, a cura di una squadra composta dai tre ai sei lavoratori su fune, formati all'ispezione di ingegneria civile e alle segnalazioni. Hydrokarst deve ispezionare tutte le postazioni accessibili esclusivamente tramite corda: le pile, i piloni e gli stralli. Per ciascuna di queste, occorre verificare molteplici componenti.

Ispezione al calcestruzzo sotto il ponte, da parte di un tecnico della Hydrokarst specializzato nei lavori su fune.

In primo luogo il calcestruzzo, che può essere influenzato localmente dall'effetto costante delle intemperie e dell'esposizione all'aria salina. Le ispezioni visive consistono nel rilevamento delle degradazioni sulla superficie, ma anche in maniera preventiva, nell'identificazione delle zone suscettibili al possibile degrado.

Ispezione dei cavi da parte dei tecnici-cordisti della Hydrokarst

La dimensione e la complessità tecnica del ponte sono le caratteristiche principali che il cantiere di lavoro deve fronteggiare. A queste si aggiunge poi un'ulteriore difficoltà: tutto il lavoro dev'essere svolto con il percorso stradale in funzione, e la chiusura di una corsia è molto rara.

Focus sulle tecniche utilizzate per i lavori del cantiere

Per mettere in atto le tecniche di accesso su corda, l'équipe della Hydrokarst non necessita solo delle attrezzature abituali richieste dai lavori su fune. Vengono impiegate anche attrezzature specifiche quali pulegge-guida per i cavi o un argano di soccorso capace di garantire l'uscita del personale dalle sezioni strapiombanti dei piloni. I tecnici ricorrono anche tecniche molto specifiche:

Per il lavoro sulle torri e sui cavi, partendo dal piano stradale l'équipe dei tecnici sale fino alla sommità, passando dall'interno delle torri, mediante l'ascensore e delle scale a crinolina (a gabbia), e poi si cala con la corda all'esterno

Da sinistra a destra: il lavoro dei tecnici-cordisti sui cavi; cordisti in cima a un pilone del ponte.

Per la parte inferiore del piano stradale, la squadra effettua la discesa su corda con la tecnica classica in maniera frazionata, dal piano ponte fino al livello del mare, e anche sotto il livello mare per i lavori all'interno delle torri. La risalita viene effettuata mediante una scala posta all'interno delle torri.

Lavori su corda sotto il ponte.

Bonus fotografico