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Ultra Trail: segui i consigli di Clare Gallagher

Siamo onesti: non è leggendo questo post che, in meno di due mesi, sarete pronti per correre l’UTMB. Ma se il vostro sogno è quello di partecipare a un ultra trail, sappiate che si tratta di un sogno realizzabile. Clare Gallagher ci spiega in maniera dettagliata il suo modo di prepararsi per un ultra trail.

2 Agosto 2018

Running

Clara Gallagher, 26 anni

Un ultra trail equivale a quattro maratone, una dopo l’altra, in montagna. Per portarlo a termine, saranno necessari da sei mesi a due anni di preparazione, e quindi iniziamo subito. Non tutti sono Clare Gallagher. Dopo aver assaporato quasi casualmente la lunga distanza nel 2014, durante una corsa in Tailandia (era là per motivi di lavoro), Clare si è piazzata al primo posto al Leadville100, uno degli ultra trail più emblematici degli Stati Uniti, prima di imporsi nella CCC di Chamonix nel 2017, alla sua prima partecipazione. Ad ogni buon conto, a 26 anni, la giovane atleta che abita a Boulder, in Colorado, spera di poter correre ancora a lungo, nel tempo che le concede la sua attività di ambientalista appassionata, impegnata nella protezione delle aree naturali.

L'Ultra Trail du Mont Blanc

«L’Ultra Trail du Mont Blanc è la corsa di maggior rilievo nel mondo degli ultra trail. L’élite degli atleti si confronta intorno al Monte Bianco, transitando in tre Paesi: Francia, Italia e Svizzera. Sono circa 170 chilometri, con un dislivello di 10.000 metri. Per me, la cosa più sorprendente è stata vedere il numero dei partecipanti alla CCC (la Courmayeur-Champex-Chamonix, la sorellina dell’UTMB). Qui, sulle Alpi, queste gare attirano migliaia di concorrenti da tutto il mondo. Per non parlare del pubblico dei sostenitori. Arrivare a Chamonix dopo dodici ore di corsa è stata un'esperienza incredibile. Ho avuto l’impressione di aver viaggiato su un altro pianeta, prima di tornare sulla Terra. Ed ero in stato di paranoia, all’idea di farmi riacciuffare negli ultimi chilometri; ma tutto è andato per il meglio» ricorda Clare Gallagher.

Formazione

Per quanto riguarda l’allenamento, un ultra trail non si prepara in maniera superficiale. Le sessioni di soglia nel trail sono fondamentali, con una frequenza pari all’80% della frequenza cardiaca massima. Questo è il ritmo massimo che si può tenere per un’ora. Clare Gallagher alterna tre tipi di allenamento. «Alterno il mio lavoro in due sessioni di allenamento, la corsa ad andatura veloce e la corsa a frazioni, due volte la settimana. E faccio anche delle uscite lunghe di 20 miglia (35 km). Provo a effettuare queste sessioni con lo stesso zainetto che poterò durante la gara, per abituarmi. Tra le due sessioni, faccio delle “corse libere”, senza un obiettivo specifico, senza lo zaino, e qualche volta anche senza orologio. Corro molto anche di notte, con l’aiuto della mia lampada frontale Reactik+. In quel caso, i punti d’appoggio non sono più gli stessi, ti abitui a sensazioni diverse, e a rimanere attenta. Per quanto riguarda la quantità dell’allenamento, corro tra le 50 e le 80 miglia (da 80 a 120 chilometri) la settimana. Ovviamente misurandomi con dei dislivelli, se l’obiettivo è correre l’UTMB.».

I trucchi di Clara Gallagher

Allenarsi correndo, però, non è tutto. Clare Gallagher aggiunge il nuoto, la bicicletta o l’arrampicata. Ma, soprattutto, non trascura altri due aspetti del suo allenamento: la preparazione mentale e il recupero. «Prima di una gara, cerco di visualizzare mentalmente ogni possibile scenario. Questa preparazione mentale mi consente di riprendermi in caso di cambiamento delle condizioni fisiche o delle condizioni meteorologiche, ma anche di prepararmi per le ore di sofferenza che mi attendono» spiega.

E se ancora non bastasse, Chiara Gallagher ci regala tre dei suoi trucchi per avere successo in un ultra trail. Per cominciare, «poche settimane prima di un ultra trail faccio una corsa di circa 25 chilometri alla mia massima velocità, cosa che mi regala una maggior fiducia in me stessa». Poi, durante la gara, «per correre bene di notte, dovete accettarne le condizioni. Rallentate, bevete della caffeina. Io bevo molta Coca-Cola! Infine, «per prevenire le lesioni, io faccio ricorso all’agopuntura e ai massaggi. Se spendete dei soldi nell’equipaggiamento che utilizzate durante le gare, perché non riservarne un po’ per il rafforzamento e la cura del vostro corpo?».

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