
Un'esperienza umana prima di tutto
Quest’anno, alla fine dell’estate, un’atmosfera gioiosa ha fatto da cornice alla seconda edizione dell’Ultra Spirit, nonostante un clima umido e piuttosto freddo. Tutti i partecipanti converranno che le condizioni erano tutt'altro che ideali, eppure erano tutti sorridenti. Un team composto da Hugo Woerner, Maëlle Ayouenou e Julien Lizeroux può testimoniarlo. L'Ultra Spirit è proprio questo: una squadra che condivide e si aiuta a vicenda nei momenti belli e in quelli brutti. Ridere con i compagni di squadra anche quando si ha freddo, dare il meglio di sé per loro anche se si è dormito poco. Si tratta di cogliere l’attimo e condividere esperienze in gruppo, senza preoccuparsi del risultato o della performance finale.
Hugo Woerner, che ha partecipato all’Ultra Spirit rappresentando il team Petzl, racconta: “intraprendere questa avventura senza informarmi sulle distanze e sul dislivello è stata la cosa più emozionante! Volevo partecipare per il gusto di farlo, per puro divertimento! E volevo farlo con gli amici”. Quando spieghiamo che l’Ultra Spirit è più di una semplice gara di ultra trail, diciamo sul serio. Perché è l'essenza stessa di questo evento, che attira le persone con la sua differenza e le conquista con la sua generosità. Del resto, l’ex sciatore professionista Julien Lizeroux non era proprio nel suo elemento, ed era “scettico riguardo al trail [...] ma alla fine l’Ultra non è poi così male, soprattutto per il fatto di essere in buona compagnia, per ridere e farsi forza nei momenti più difficili.
I volontari senza i quali tutto questo non sarebbe possibile
L’Ultra Spirit non è fatto solo dai corridori, ma anche da un esercito di volontari, che mettono la loro passione al servizio di questa avventura per renderla indimenticabile. Armati di sorrisi e immancabile buonumore, sono uno dei pilastri di questo evento. Che si tratti di indicare ai corridori la giusta direzione a ogni punto di controllo, di gestire i ristori o di supervisionare le varie sfide (sempre a squadre, ovviamente), vi daranno sempre un caloroso benvenuto.

Trail o torta al Beaufort: perché scegliere?
Le varie sfide e attività parallele, unite a un approccio responsabile al cibo e ai prodotti locali, aggiungono una dimensione speciale a questa avventura unica. Come molti altri partecipanti, Julien Lizeroux e il suo team hanno potuto “condividere i pasti preparati sul posto con buoni prodotti locali e chiacchierare con gli organizzatori e i volontari”. Prodotti locali per scaldare i cuori (e gli stomaci) perché non c’è niente di meglio di una buona torta al Beaufort e di una birra locale, anche quando si esagera un po', come è successo a Maëlle Ayouenou, e si deve correre il giorno dopo. Qui trail fa rima con piacere gastronomico e tutti lo apprezzano, senza dimenticare il pianeta...
L'Ultra Spirit ci insegna che il trail running non è solo un’attività fisica e le montagne non sono solo un terreno di gioco per misurare le prestazioni. Sono anche uno spazio di libertà che ci invita a condividere grandi emozioni.
Secondo Ultra spirit, ma sempre in due!

Come in ogni avventura, ci sono alti e bassi, ma gli obiettivi e i valori che questo evento ci incoraggia a trasmettere e preservare sono così belli che siamo entrambi felici di dedicargli ogni giorno così tante energie.
È stato intenso, a volte estenuante, ma ci ha dimostrato che la fiducia reciproca, la comunicazione e tutte le nostre esperienze comuni sono una forza incredibile per superare tutto questo...
E il risultato! Che piacere condividerlo tra noi due! Vedere i volti stanchi ma sorridenti e felici dopo 3 giorni passati insieme ....
Siamo pronti per il terzo anno...