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Gabriele Moroni, atleta Petzl Italia, ci racconta i suoi risultati del 2016

È sempre difficile fare un report dettagliato di un intero anno, quando il 99% della tue giornate, della tua routine, vanno di pari passo con l'arrampicata. Il 2016 è stato un anno pieno di esperienze, di crescita personale attraverso lavoro, viaggi, gare, salite...

28 Luglio 2017

Boulder

L'inizio dell'anno è stato un periodo di "bassa motivazione" dopo la batosta presa da una via a cui tenevo e tengo tuttora. Demencia Senil,  un 9a+ di Margalef a cui molte volte sono andato vicino e che mi ha provato più emotivamente che fisicamente...

Tornato da questo trip avevo bisogno di un periodo di riposo e soprattutto qualcosa che mi rimotivasse.

Così, ho iniziato ad allenarmi per la stagione agonistica, sognando, prima del mio ritiro ufficiale dalle gare, di accedere a una finale di Coppa del Mondo.
Il periodo di allenamento è andato bene, il mio corpo reagiva come volevo e ho sfruttato i picchi di forma tra le sessioni in palestra con qualche difficile blocco vicino a casa soprattutto negli spot Ticinesi in Svizzera.
Infatti in pochi giorni mi porto a casa due bellissimi 8b+ nella zona di Chironico: Ninja Skills e Big Kat! 

La stagione internazionale inizia ad aprile, esattamente a Meiringen, sempre in Svizzera. 
Le mie sensazioni fisiche sono ottime, non so solo cosa aspettare dalla mia testa essendo la prima gara della stagione. Ma a parte un inizio di qualifica un po' in tensione, il resto del turno va piuttosto bene e centro l' obbiettivo di gara cioè passare in semifinale.
In semifinale sono molto più sciolto e per un soffio, una scivolata sul blocco di placca, poi risolto al tentativo seguente, non entro in finale finendo come primo escluso al 7posto...
Un po' di amaro in bocca ma molto oltre le mie aspettative quindi finisco la gara decisamente soddisfatto!

Purtroppo, causa i costi troppo alti delle trasferte, non ho potuto prendere parte alle tappe asiatiche della coppa del mondo, quindi ho un po' di tempo per rilassarmi e dedicare qualche giorno a progetti duri su roccia.
A inizio maggio, dopo solo due giorni di lavoro, mi porto a casa un altro 8b+, Practice of the Wild a Magic Wood! E in un veloce trip in Frankenjura, in Germania, riesco a salire in giornata il classico 8b Zerberus...

Dopo qualche settimana decido di partecipare a due altre tappe di Coppa del Mondo, una a Innsbruck in Austria e una a Vail negli Stati Uniti. In entrambe le gare mi comporto egregiamente in qualifica ma non trovo le sensazioni adeguate per centrare la finale... peccato, anche se finire nei primi 10 di coppa in questi anni è di già per se una grande prestazione !!

Dopo la gara a Vail rimango in Colorado per due settimane a scalare nelle Rocky Mountains. Panorami mozzafiato e blocchi di granito a perdita d'occhio a più di 3000m! Incredibile!
Nonostante la quota e i lunghi avvicinamenti ogni giorno, riesco a portarmi in Italia qualche 8a flash e un paio di 8b...

Neanche fatto tempo a riprendermi dal fuso orario che subito sono in partenza nuovamente per il Sud Africa,  più precisamente a Rocklands.
Questa volta,  essendo la seconda visita,  ho già le idee chiare sul da farsi e subito mi metto al lavoro su una delle linee più incredibili del posto,  un 8b+ che si chiama Get Railed. 
Dopo un paio di giorni sono molto vicino alla riuscita ma il meteo non aiuta. Per un paio di settimane le temperature,  causa una ondata di calore proveniente dal nord Africa,  si alzano notevolmente e non mi concedono condizioni adeguate per provare il progetto.
Così in attesa di condizioni più decenti mi godo il posto è scalo su blocchi più facili fino all'8b.
L'ultima settimana le temperature tornano clementi e mi graziano con una buona finestra di aderenza accettabile. Ho pochi giorni a disposizione e devo rimemorizzare le sequenze e sensazioni. Faccio dei tentativi ottimi cadendo agli ultimi movimenti.
Dopo un giorno di riposo,  torno con le migliori sensazioni di sempre. So che è l'ultima possibilità prima di ripartire e con questa pressione extra non sbaglio e mi porto a casa anche questo incredibile souvenir.

Passato questo periodo dedicato solamente alla roccia è ora di tornare ad allenarsi per la gara più importante della stagione,  i Campionati del Mondo a Parigi.
Dopo un mese mirato mi presento al Campionato con le migliori intenzioni a fare bene viste le buone sensazioni fisiche e mentali delle precedenti sessioni di allenamento.
Come alle tappe di Coppa del Mondo di stagione passo le qualifiche abbastanza agevolmente. Il livello è altissimo e tutti sono in forma strepitosa per l'evento.
In semifinale ci presentano 4 blocchi di uno stile diverso dal solito. Tutti molto tecnici su volumi scivolosi. Io do tutto ma anche questa volta non riesco a centrare la finale e mi piazzo al decimo posto davanti comunque a molti mostri sacri delle attuali gare.
Anche sta volta mi ritengo soddisfatto visto che non avrei potuto fare di più...

L'anno si conclude con la preparazione al mio trip di tre mesi negli Stati Uniti.
Prima di partire riesco a vincere il Campionato Italiano Boulder.
Arrivato negli States decido di partecipare a una tappa di Coppa Nazionale a San Diego e riesco a vincere anche lì. Concludo la stagione agonistica con il sorriso e questo mi dà una gran motivazione per la prossima.
Negli Stati Uniti,  a parte la mia permanenza a San Diego a lavorare in una palestra come tracciatore,  riesco a fare un paio di visite a Bishop dove,  dopo qualche giorno di lavoro,  riesco a salire uno degli highball più prestigiosi di sempre,  Ambrosia,  15 metri di 8a!

 

Testo a cura di Gabriele Moroni

 

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